martedì 24 novembre 2015

Epilogo del Corso di Acquerello, Collegno Studio L'Indaco autunno 2015

 
Epilogo del Corso di Acquerello autunnale che si è svolto a Collegno presso lo Studio di Pittura L'Indaco di Giovanna Serafini.
Dipingere è bello e rilassante, e insegnare a dipingere da grandi soddisfazioni soprattutto quando la compagnia oltre alle doti artistiche, ne possiede altre ancor più meritevoli: umanità e simpatia.
Corrado, Fabio, Marcella, Marsia, Ornella, Valentina, ringrazio tutti voi magnifici pennellatori per i pomeriggi che volavano veloci tra acquerelli e merende, e ringrazio di cuore Giovanna Serafini per avermi nuovamente ospitato nel suo studio di pittura.

Corrado

Corrado

Fabio

Fabio

Marcella

Marcella

Marsia

Marsia

Ornella

Ornella

Valentina

Valentina

domenica 11 ottobre 2015

Taccuini Capraiesi in mostra sullo scoglio + bello del mondo


Taccuini, quaderni di campo, sketchbook, compagni fedeli di tante avventure in natura. Ci si disegna sopra solo quando loro decidono che è il momento giusto, che la luce è quella adatta, che le ombre sono perfette, che è il momento di cogliere l’attimo. E allora si aprono e mano, pennello, colori e quaderno si uniscono in armonia cercando di riportare sul foglio, su quel foglio, le sensazioni che ti circondano, in quel giorno, a quell’ora, in quel determinato luogo. A volte stanno chiusi, si rifiutano di farsi imbrattare per le atmosfere sciatte che li circondano, altre volte si negano perché tutto intorno è talmente bello che vale la pena goderselo l’ambiente e la giornata senza affaticare carta e colori.





L’Isola di Capraia è protagonista indiscussa dei miei taccuini, complice la suocera Fulvietta che tanti anni fa comprò ruderi in Capraia e sua figlia Amalita, compagna di vita, che mi fa fatto appassionare a questo scoglio di lava. I disegni sui taccuini capraiesi sono spalmati in tutte le stagioni, con una predilezione per la stagione della “vita”, la primavera. Qui lo scoglio dà il meglio di se, le luci contrastanti, colori, profumi, fioriture e uccelli migratori contribuiscono a rendere lo scoglio unico e affascinante.



I taccuini capraiesi saranno tra i protagonisti della mostra di acquerelli “I Taccuini dell’Arcipelago Toscano, Capraia, Giglio, Pianosa” che si terrà dal 30 ottobre al 1 novembre nell’ambito della XIV Sagra del Totano-Isola di Capraia presso la Salata al Porto. Un occasione unica per vedere tutti insieme i taccuini originali, sfogliarli e cercare tra le loro pagine i colori dell’alba, le grecalate o il profumo del mirto.



 Parte dei disegni di questi taccuini sono stati utilizzati per la realizzazione del Taccuino “Isola di Capraia” che avrò il piacere di presentare insieme a Franca Zanichelli, Direttore del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, domenica 1 novembre alle ore 11 presso la Salata al Porto.

 
Una collana di taccuini naturalistici realizzati “dal vero” e dedicati alle sette isole maggiori dell’Arcipelago Toscano (Capraia, Elba, Giannutri, Giglio, Gorgona, Montecristo e Pianosa), nata dalla collaborazione fra EDT e l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per fare conoscere un contesto naturale unico al mondo. I primi tre volumi sono dedicati all'Isola di Capraia, Isola del Giglio e Isola di Pianosa rispettivamente illustrati da Lorenzo Dotti, Federico Gemma e Andrea Ambrogio.

 

domenica 27 settembre 2015

Le cere del Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando” dell’Università di Torino




Testi tratti dal sito del Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando”
"Le cere del Museo di Anatomia Umana ”Luigi Rolando” di Torino rappresentano una delle più ricche collezioni esistenti e rivestono un grande interesse storico-scientifico e storico-artistico. Tra la fine del Seicento e la metà dell’Ottocento, i problemi di conservazione dei cadaveri, nonché le difficoltà create dal clero e dai governanti al loro utilizzo a scopo scientifico, favorirono lo sviluppo della cosiddetta anatomia “artificiale”. Modelli in cera e in altri materiali (legno, gesso, cartapesta) vennero utilizzati sempre più frequentemente per l’insegnamento della disciplina. La ceroplastica anatomica fiorì soprattutto con le scuole di Bologna e Firenze, le cui opere si diffusero non solo in Italia. La collezione di cere anatomiche del Museo di Torino è composta da oltre 200 opere, distribuite in molte vetrine. Alcune di esse risalgono alla seconda metà del Settecento e in parte sono di fattura torinese. Fu però a partire dal 1815 che divenne particolarmente attivo a Torino un “Gabinetto di lavori in cera”, voluto dall’anatomista Luigi Rolando, che aveva appreso a Firenze la tecnica della ceroplastica anatomica. Le produzioni torinesi di quest’epoca sono dovute a Luigi Cantù e al figlio Giuseppe e seguono appunto la “tecnica fiorentina”, in cui anche le ossa venivano realizzate in cera, contrariamente ai modelli di tecnica bolognese che incorporavano ossa vere. Intorno al 1830 furono anche acquistati modelli prodotti dalle officine ceroplastiche di Firenze e di Napoli".

I disegni sono tratti dalle schede di approfondimento delle collezione del Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando di Torino, realizzate nel 2008

Lorenzo Dotti, scheda di approfondimento
delle collezioni del Museo di Anatomia di Torino







Il Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando” dell’Università di Torino è visitabile dal lunedì al sabato con orario 10,00-18,00. Questo il sito: Museo di Anatomia Umana di Torino
 
 
Questi i link ad alcune tra le più importanti collezioni di ceroplastica italiane:
 
 
 
Lorenzo Dotti, schizzi al Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando" di Torino