giovedì 24 marzo 2016

Isola di Gorgona: scoglio verde

 
I “Taccuini dell’Arcipelago Toscano” sono una collana editoriale dedicata alle ricchezze naturali delle sette meravigliose isole dell' Arcipelago Toscano nata dalla collaborazione tra EDT e Parco Nazionale Arcipelago Toscano. A descriverle sono Andrea Ambrogio, Lorenzo Dotti e Federico Gemma, tre pittori naturalisti che con lo spirito e la curiosità dell’esploratore ottocentesco hanno percorso in lungo e in largo le sette isole, per riportarne sulla carta attraverso i loro acquerelli le suggestioni naturali nel corso delle stagioni. I primi tre volumi (Capraia, Giglio e Pianosa) sono usciti nella primavera 2015 mentre sono prossimi alla stampa gli ultimi quattro: “Gorgona” Lorenzo Dotti, “Giannutri” Federico Gemma, “Montecristo” Andrea Ambrogio, mentre l’Elba per la sua estensione è stata realizzata dai tre pittori insieme . Nella primavera dello scorso anno ho consumato un paio di scarpe tra i sentieri e le strade dell’Elba e della minuscola Gorgona.


Gorgona maggio 2015. A Gorgona una volta ci si arrivava in traghetto, lo stesso che porta alla Capraia e che un paio di volte alla settimana faceva scalo all’isola penitenziario. Oggi i collegamenti tra l’isola e il continente sono effettuati da una motovedetta della Polizia Penitenziaria che, tempo permettendo, raggiunge l’isola in circa un ora di navigazione da Livorno.



Quando le isole sono piccole, e Gorgona la più piccola isola dell’Arcipelago Toscano e tra quelle, è facile percepire una sensazione di fragilità o meglio di dinamica inquietudine  naturale, si perché qui come a Capraia, a Filicudi, a Ouessant o Cousin Island è la natura che comanda, e tutti i fenomeni naturali sono percepiti con maggior attenzione e sensibilità. Le isole più sono piccole e lontane dal continente più diventano zattere di salvezza per uomini, piante e animali. Qui un seme portato dal vento genera nuova vita, qui un uccello che attraversa il Mediterraneo durante la migrazione trova cibo e acqua nell’ultima tappa verso nord prima di raggiungere il continente.



Nei giorni trascorsi a Gorgona eravamo in pieno migrazione e l’isola era letteralmente invasa dagli uccelli: tra le vigne, nella macchia, tra le case, lungo costa o nel cielo era facile ammirare lo spettacolo del popolo migratore spesso molto confidente forse perché provato dal viaggio e quindi incurante della presenza umana. Molti non c’è la fanno ma fa parte del gioco, e diventano cibo per pesci e gabbiani. E allora proprio in questi giorni quando vedete una Rondine, un Piro piro boschereccio o un altro migratore considerateli come dei vincitori straordinari della corsa più bella che ci sia: quella x per la vita.


Questo il link al sito dell'EDT dove trovate le schede  dei primi tre taccuini:

Taccuini dell'Arcipelago Toscano


 
Gli acquerelli presenti in questo post sono "scarti" del taccuino sull'Isola di Gorgona che non troverete quindi nella futura pubblicazione.

 
 

Nessun commento:

Posta un commento