venerdì 1 marzo 2013

Berk berk



Con questa lettera Franco Correggia ricorda all’amico Silvio il giorno della scoperta dell’enigmatica creatura tra le vigne del Monferrato astigiano: il Berk berk

Berk berk maschio




Berk berk femmina



Caro Silvio,
Ebbene sì, quelle che stai per vedere sono le uniche, irripetibili, sbalorditive immagini che esistono sulla Terra del Berk berk! Sì, proprio lui, l’incredibile animale un po’ toporagno, un po’ castoro, un po’ canguro, un po’ lontra, un po’ tupaia che SOLO IO E TE (unici al mondo), nei lontanissimi anni Settanta vedemmo emergere dal “gurbin” (troguolo) di una vigna situata nelle selvagge e impervie colline del Lunè del reame perduto di Mondonio!!! Quella creatura mitica e indecifrabile che, dopo essere emersa ubriaca di verderame dall’esoterico monolito di cemento e dopo essere magistralmente sfuggita alla tua ferrea presa con una fulminea autotomia della coda, scomparve misteriosamente nelle nebbie delle foreste vergini mondoniesi, fuggendo a balzelloni giganti sulle sue esili zampette e lanciando a gran voce il suo preistorico, ancestrale e inquietante richiamo: berk, berk, berk, berk...
Ti chiederai come altri umani possano condividere con noi il segreto criptozoologico dell’esistenza del berk berk. La colpa è mia, lo confesso: una sera, in un momento di debolezza favorito dalla particolare empatia con alcuni amici naturalisti  raccontai incautamente del nostro antico incontro con l’animale misterioso e totemico, avanzando ardite ipotesi sulla sua tassonomia e sottolineando che la creatura osservata solo da noi due faceva impallidire i più arditi biomostri della zoologia fantastica di Borges.
Purtroppo, tra i componenti dell’uditorio, si annidava il subdolo Lorenzo Dotti, naturalista eccellente, ornitologo superlativo, botanico raffinatissimo e disegnatore fantastico, ma ahimè membro dormiente di un oscuro ramo del priorato di Sion che ha come scopo supremo lo screditamento dei naturalisti non ortodossi che affermano l’esistenza di specie zoologiche relitte sfuggite alla scienza ufficiale. Il perfido Lorenzo faceva al momento finta di nulla, ma come tutti i malvagi adepti della sua diabolica setta attendeva sadicamente il momento per sferrare il suo micidiale attacco. Momento che è puntualmente arrivato venerdì scorso, sotto la forma di una paludata e rigorosa riunione di botanici ed entomologi tenutasi nel contado di Asti. In quel cenacolo pseudoaccademico il cinico Dotti si presentava con una perfetta raffigurazione pittorica del berk berk dipinta da lui medesimo, e rivolgendosi a tutti gli astanti urlava con sanguinaria veemenza: “Ecco, questo è l’empio animale che l’eretico florista di Mondonio sostiene di avere visto, insieme ad un suo sinistro ed eversivo compare, nelle foreste primigenie astigiane ormai quasi mezzo secolo fa!”. Inutile dirti che, dopo lo sconcerto generale, sono stato immediatamente espulso con biasimo e disonore da ogni società zoologica dell’Occidente e da ogni sodalizio naturalistico del pianeta, nonché stigmatizzato e bollato con ignominia come visionario acchiappafarfalle da qualsivoglia amante della natura (compresi i boy-scout di Castelnuovo Don Bosco e le Giovani Marmotte di Capriglio).
Tuttavia qualcosa di buono resta: siccome il perfido Lorenzo, pur accecato dall’idea di spedirmi di fronte all’Inquisizione, non ha potuto tradire la sua straordinaria maestria artistica, noi oggi disponiamo di due strepitose tavole iconografiche che restituiscono magistralmente e meticolosamente (come tutti i fanatici integralisti il Dotti è ossessivamente maniacale e preciso) le fattezze dell’arcano berk berk, nei suoi più minuti dettagli e perfino nell’espressione del suo dimorfismo sessuale (vedi tavola del maschio e tavola della femmina)!!!
Ti lascio questi capolavori  e ti informo che domani stesso, sfidando i tromboni benpensanti dell’accademismo zoologico internazionale, proporrò il riconoscimento del nostro toporagno gigante come specie nuova e valida, con il nome di Diploberk problematicus, Deideri, Correggia et Dotti, 2009.
Cari saluti criptozoologici.
Franco

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